Non solo legno
L'alta fedelta, è un'altra delle mie grandi passioni, o meglio lo era visto che ultimamente per diversi motivi riesco a dedicare a questa passione poco tempo. Nel momento di massimo "splendore" ho realizzato diverse cose in questo campo tra cui, un giradischi a cinglia e una coppia di diffusori. Pubblico in questa pagina le foto e una breve descrizione, pensando di far cosa gradita a tutti gli appassionati. |
Giradischi a cinghia |
Il progetto e la realizzazione di questo giradischi, ha occupato circa due anni del mio tempo libero tra il 1988 e il 1990. E' nato dalla mia convinzione della superiorità sonora dei giradischi a telaio flottante rispetto a quelli a telaio fisso. Per ottenere queste caratteristiche, ho disegnato due telai uno in acciao e uno in alluminio che risultano completamente disaccoppiati. La sospensione è realizzata tramite dei sottili fili di nilon che sono fissati alle quattro torri di supporto attraverso dei particolari piattelli forati con interposte delle sfere che permettono il movimento dell'insieme. Lo smorzamento di aventuali vibrazioni del telaio flottante, ho pensato di realizzarlo mediante l'utilizzo di olio ad alta viscosità, contenuto nei quattro cilindri che si vedono fissati al telaio di base. Nel telaio flottante sono fissati quattro perni nella cui parte finale, sono state fissate delle palette che, una volta sovrapposti i telai, vanno a cadere dentro i cilindri fissati alla base, riempiti di olio. Il piatto in alluminio, gira su due cuscinetti a sfera con albero e supporto in ottone. La trazione, per mantere disaccoppiati i telai dal motore, non poteva essere che a cinghia, che viene azionata da un motore in corrente continua che, una volta stabilito l'esatto rapporto di trasmissione delle pulegge fissate sotto il piatto e sul perno del motore, viene fatto ruotare alla velocità corretta da un controllo elettronico di velocità che attraverso un potenziometro multigiri, permette eventuali regolazioni fini e la taratura del sistema con l'aiuto di uno stroboscopio. Per il braccio ho utilizzato un Mission 774 LC che all'epoca era un ottimo compromesso tra qualità e prezzo. La testina MM e una Goldring 1020. Il tutto, a detta di chi lo ha ascoltato, suona molto bene, e non fa sentire minimamente la nostalgia del digitale (se il supporto in vinile è buono e la registrazione di alto livello !). E' esente da quasiasi forma di vibrazione proveniente dall'esterno. Il suo peso di 54 kg, indubbiamente contribuisce al risultato. |
Diffusori 3 vie in bass-reflex |
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Questi diffusori, sono l'ultimo di una serie di modelli che ho iniziato a costruire diversi anni fa. Per il loro progetto, calcolo del volume e dimensionamento del tubo di accordo, ho applicato le formule riportate sul libro "Bass reflex" di P. Viappiani Gruppo Editoriale Suono, mentre per la tecnica costruttiva ho seguito le indicazioni riportate su " Il manuale dell'autocostruttore" sempre di di P. Viappiani Gruppo Editoriale Suono. Le casse, sono appunto in bass reflex a condotto (con apertura posteriore), il loro volume in base ai calcoli effettuati e ai parametri di progetto è di 81 litri circa. Il mobile del tipo a colonna ha dimensioni di cm 127 x 28 x 32. E' costruito in truciolare da 20 mm con listelli di rinforzo interni applicati negli angoli e tra i fianchi, per dare al mobile la massima rigidità. Il tutto incollato e avvitato con circa 130 viti autofilettanti. L'interno, dopo diverse mani di antirombo, è stato rivestito con lana di vetro da 3 cm di spessore, fondo compreso. Esternamente il mobile è stato rivestito con impellicciatura di noce tanganica e finito con vernice trasparente. I componenti impiegati sono : un woofer da 250 mm 140 w RMS con sospensione in gomma CIARE mod. M250.38 cfx-W ,un meedrange da 100 mm 80 W RMS Peerless KO41PP, e un tweeteer a cupola rovesciata caricato a tromba da mm 25 sempre Peerless HM10DT. Il filtro cross-over e un Coral con tagli a 600/6000 Hz . L'insieme ha una buona efficienza e un suono abbastanza equilibrato forse leggermente spinto sulle alte frequenze dal tweeter (che oggi non utilizzerei) molto buone le basse frequenze (la minima frequenza che il sistema è in grado di riprodurre F-3 db= 32 Hz) anche a livelli di ascolto "condominiali" Certo è che "alzando un po la manetta" vengono fuori le doti migliori. Anche le dimensioni della stanza che attualmente è minuscola, influiscono sulla resa finale e durante le prove, effettuate in una sala di ascolto, mi sono reso conto delle loro effettive potenzialità. Nell'insieme direi che è stato un progetto riuscito ! |